Antiparassitari per animali domestici
Mamma, papà, bambini e…l’amico a quattro zampe. Ogni casa ospita almeno un cane o un gatto ormai, ed inevitabilmente si finisce per prendersene cura come un membro della famiglia nel modo più attento possibile, per il suo e per il nostro benessere.
Uno dei problemi più comuni soprattutto in alcuni periodi dell’anno, è l’infestazione di ectoparassiti. Anche se l’uomo generalmente non rientra tra gli ospiti prediletti di questi parassiti, lo può diventare quando questi non trovino una valida “alternativa”. Pulci e zecche albergano la cute dell’animale nutrendosi di sangue.
Flebotomi e zanzare, anch’essi ematofagi, possono invece essere causa di patologie molto più serie e molto spesso mortali per il nostro amico, quali la leishmaniosi e la filariosi. Ecco quindi che, in un mercato che offre una scelta molto spesso troppo ampia, è frequente la domanda “come difenderci e come difenderli”? In commercio esistono una varietà di prodotti sia chimici che naturali destinati a soddisfare qualsiasi richiesta.
È sconsigliabile ricorrere a rimedi fai da te, nonostante alcune materie prime siano di facile reperibilità, in quanto non solo una dose non corretta potrebbe non coprire a dovere l’animale e quindi risultare inefficace, ma anche perché dosi sbagliate potrebbero creare problemi sia all’animale che all’uomo. Per prima cosa va sempre valutato l’ambiente in cui l’animale si trova a vivere; un cane, ad esempio, che vive sia di giorno che di notte all’aperto andrà sicuramente trattato con un antiparassitario che copra anche dai flebotomi, che pungono principalmente nelle ore notturne (Expot, Advantix, Scalibor); al contrario, qualora il cane vivesse a contatto con altri animali domestici, come ad esempio un gatto, sarà opportuno impiegare prodotti meno aggressivi ed usati anche per il felino (Frontline combo); questo perché principi attivi innocui per il cane non è detto che lo siano anche per il gatto. Altra domanda frequente è “tra naturali e chimici, quali sono i migliori?”
Gli antiparassitari chimici hanno il vantaggio di essere di più facile gestione, dal momento che una volta applicati possono essere efficaci da uno a sei mesi. La pecca è che molto spesso questi possono essere non tollerati dall’animale provocandogli reazioni allergiche soprattutto a livello cutaneo. Sconsigliato molto spesso, ad esempio, advantix su cani di piccola taglia. Per quanto si tratti di un prodotto completo, la sua aggressività è spesso causa di dermatiti nella zona di applicazione. Per quanto riguarda i rimedi naturali, invece, come ad esempio l’olio di neem, non provocano reazioni allergiche di alcun tipo, ma possono avere tempi di efficacia minori e non sono resistenti all’acqua.
Ne consegue la necessità di una nuova applicazione ogni volta in cui venga fatto il bagno o il nostro animale prenda un acquazzone. Da non sottovalutare poi, la modalità di applicazione dell’antiparassitario che viene scelto. Tra le tipologie più usate c’è lo spot-on applicabile in modo pratico tra le scapole nei cani e gatti. Il vantaggio di questa applicazione è quello di impedire all’animale di leccarsi nel punto di somministrazione evitando possibili intossicazioni. Un’altra soluzione è il collare antiparassitario che funziona con un meccanismo a lento rilascio e garantisce generalmente coperture per periodi medio-lunghi. Nei gatti che vivono all’aperto il collare potrebbe non essere indicato per il rischio che ha di impigliarsi e slacciarsi facilmente, lasciando il gatto senza protezione.
Esistono anche spray che da nebulizzare direttamente sul pelo dell’animale, prestando chiaramente attenzione alle parti sensibili come le orecchie o gli occhi. In genere sono i gatti a non gradire molto questa forma di applicazione. Infine, esistono antiparassitari somministrabili per via orale, ma generalmente sono di uso esclusivo veterinario e non possono essere acquistati se non dietro presentazione di una ricetta. Va sottolineato poi, che la scelta di un antiparassitario deve tener conto dello stato di salute, dell’età e dello stato fisiologico (es. gravidanza, allattamento) dell’animale. Anche la presenza di bambini in casa è un fattore da tenere in considerazione data l’alta tossicità di alcuni prodotti. Da non dimenticare che, nonostante l’alta qualità dell’informazione a nostra disposizione, è sempre bene valutare e ponderare la scelta del prodotto con l’ausilio del medico veterinario e del farmacista.
Dott.ssa Eleonora Teti
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